giovedì 16 gennaio 2014

Santa Chiara

Nata nel 1194 da una famiglia nobile del luogo, la bambina viene battezzata Chiara nella chiesa di San Rufino, poiché la madre, raccolta in preghiera pochi giorni prima del parto, aveva udito una voce annunciarle che avrebbe dato al mondo una "chiara luce" per illuminarlo.
Durante gli anni dell'educazione, la ragazza seguì anche i crociati in Terra Santa; fu tuttavia la notte del 18 marzo 1212, l'esperienza che determinò la svolta della sua vita: in quella notte incontrò di nascosto San Francesco alla Porziuncola. Come rituali iniziatici in segno di penitenza fu subito rivestita del saio francescano e le furono tagliati i capelli.
Per oltre quaranta anni si ritirò alla vita monacale in San Damiano fuori le mura in estrema povertà e semplicità.
La sua "Regola" fu ufficialmente approvata nel 1252 da Papa Innocenzo IV, il quale giunto a San Damiano per portarle la benedizione all'Ordine delle Clarisse dovette anche ufficiare i suoi riti funebri l'11 agosto 1253.
La chiesa, in stile gotico, venne costruita dopo la morte di santa Chiara (tra il 1257 e il 1265), attorno all'antica chiesa di San Giorgio (che aveva custodito le spoglie mortali di san Francesco fino al 1230). Le spoglie della santa vennero traslate già nel 1260, mentre la consacrazione solenne avvenne nel 1265, alla presenza del papa Clemente IV.
La cripta che ospita oggi la tomba della santa fu realizzata solamente nel 1850.




Chiara è la protettrice delle telecomunicazioni: le cronache raccontano che il giorno di Natale, costretta a letto a causa dell’infermità, le apparve una visione della messa e al momento della comunione le si presentò innanzi un angelo che le diede la possibilità di comunicarsi all'ostia consacrata.
Le Clarisse sono le religiose dei numerosi istituti religiosi femminili derivati dalle comunità fondate da San Francesco e da Santa Chiara.

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