Quello che rappresenta oggi l’ambientazione di numerose opere, balletti e concerti è nato nel 1781 come il Museo del Popolo.
E’ stato costruito infatti in risposta ai nobili che avevano realizzato un altro importante Teatro di Perugia: il Teatro del Pavone.
La Borghesia costituì così la "Società per l'edificazione di un nuovo teatro", grazie alla quale gli fu possibile comprare un vecchio convento di monache da cui nacque il "Teatro Civico del Verzaro", nome dell’epoca, su disegno dell’Architetto Alessio Lorenzini.
Le opere fatte all’interno da artisti famosi di quegli anni come Baldassarre Orsini, Carlo Spiridione Mariotti, Giovanni Cappelli si possono ammirare ancora oggi.
Molto suggestivi sono i dipinti che ritraggono figure mitiche come Apollo e le Muse, gli orti di Alcinoo, i giochi in onore di Ulisse, Icaro che sacrifica a Bacco la poesia Drammatica, la Tragedia, la Commedia e la favola Pastorale.
La struttura attuale gli venne donata da Guglielmo Calderini nel 1874, mentre più di recente fu ridecorato da artisti come Francesco Moretti e Mariano Piervittori, che si occupò del sipario e del soffitto.
Dopo queste modifiche ci fu una nuova inaugurazione e fu proprio in quell’occasione che al Teatro fu dato il nome del musicista e filosofo perugino Francesco Morlacchi.
Fu poi restaurato per l’ultima volta tra il 1951 ed il 1953 in seguito alla decadenza del periodo Fascista durante il quale il Teatro fu occupato dai tedeschi.
Attualmente il teatro dispone di 785 posti a sedere ed è una delle attrattive più interessanti di Perugia oltre ad essere la cornice di eventi culturali di tutti i tipi.
Tappa obbligatoria per i turisti che si addentrano nell’affascinante interno della città durante il proprio soggiorno a Perugia.
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