domenica 17 giugno 2012


Comma, festival di arti urbane a Perugia dal 4 giugno al 15 luglio
Comma è un festival di arti urbane, una manifestazione articolata intorno a desideri, istanze e riflessioni strutturate in modo da offrire un programma accattivante ma non superficiale, interessante ma non accademico.
Vale la pena, prima di immergersi nell'analisi dei singoli eventi che compongono il tutto, indagare le ragioni che ne sostengono la struttura.
Comma nasce dall'urgenza di comunicare.
È la lingua che si è scelto di adottare per parlare con la città e con i suoi abitanti, permanenti e temporanei, per trasmettere contenuti e significati in modo diretto, attraverso la più semplice e funzionale possibilità di espressione: la virgola, cioè una pausa. Quell'attimo di silenzio tra una frase o una parola e l'altra, durante la quale oltre ad avere il tempo di prendere fiato, se ne ha per comprendere, e metabolizzare, ciò che è stato detto prima, preparandosi a ciò che seguirà.
Comma pone in evidenza un tipo di realtà cui si è talmente abituati da non percepirla più. Si è assuefatti alle arti urbane perché spesso non le si legge come tali.
Un dipinto su un muro viene scambiato per uno scarabocchio, un'azione performativa per un tentativo di sovversione o una richiesta di attenzione. Spesso, effettivamente, i muri sono devastati da scritte disordinate e poco artistiche e quella che in un altro contesto
potrebbe essere un'azione performativa è in realtà uno sciocco esibizionismo.
Se si fosse in grado di distinguere, percependola, la qualità dell'intervento o dell'azione cui si assiste, si potrebbe dialogare con essa, indirizzarla verso un fine.
Comma si pone questo obiettivo, di fornire gli strumenti per stabilire questo dialogo, per farlo evolvere dal borbottio di scalpore o fastidio fino a un suono intellegibile, coerente con la città e la sua storia, civile e proiettato alla costruzione più che alla distruzione.
E lo persegue, questo obiettivo, ponendosi come pietra miliare di un progetto permanente, Cap2020, finalizzato a leggere, comprendere e ridefinire la città ridisegnandone i confini culturali e accompagnandone l'evoluzione e la crescita culturale e sociale.




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