A volte è necessario fare un ritorno al passato per assaporare il vero fascino del nostro Paese. E qui, in Umbria, potete ammirare delle meraviglie storiche dove ancora oggi si possono vivere le sensazioni di un tempo. Si arricchisce così, passeggiando tra Castelli e Rocche medievali, il vostro soggiorno in Umbria.
Si inizia da Perugia, dove non può mancare la salita verso il centro storico attraverso la Rocca Paolina resa semplice e suggestiva dalle scale mobili che la percorrono.
Questa fortezza è stata costruita nel 1540 ed è stata il simbolo del potere papale che governò la città fino al 1860.
Dell’esterno della Rocca sono rimasti ormai solo alcuni tratti delle mura mentre l’interno è formato da quelle che erano in epoca medievale le strade della città che oggi ospitano mostre, esposizioni e mercatini.
Allontanandosi di soltanto 20 km circa da Perugia, si arriva ad uno dei borghi più caratteristici dell’Umbria: Assisi.
Quest’ultima, conosciuta in particolare per la Basilica di San Francesco, ospita altre opere di unica bellezza.
La Rocca Maggiore, nata come Castello feudale tedesco, è considerata una delle fortezze più belle d’Italia. Da qui si può ammirare la città e l'intera valle; inoltre in particolare periodi dell’anno si svolgono delle manifestazioni storiche del periodo medievale come il Calendimaggio.
Il Castello di San Gregorio invece si trova tra Assisi e Perugia vicino al fiume Chiascio. Anch’esso medievale, molto suggestivo soprattutto nel periodo di Natale durante il quale si può visitare un bellissimo presepe vivente, reso speciale dall’ambientazione del Castello che ha mantenuto le sue caratteristiche storiche ad i materiali originali.
Spostandosi verso Spoleto, si può ammirare la Rocca Albornoziana nata nel 1359 su ordine della Chiesa durante il periodo del suo dominio dell’Italia centrale.
Durante la sua storia la Rocca fu adibita a Residenza di ospiti illustri prima e a penitenziario poi; oggi è sede del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, del Laboratorio di diagnostica applicata ai Beni culturali e della Scuola europea di conservazione e restauro del libro antico.
Anche ad Umbertide si trova un Castello che non può non essere visitato in quanto rappresenta il simbolo della città: la Rocca di Umbertide
La Fortezza medievale è accessibile da Piazza Fortebraccio ed è oggi sede del Centro per l’arte Contemporanea dove, nel corso degli anni, sono state organizzate esposizioni di numerose forme d’arte e d’espressione provenienti da ogni parte del Mondo.
Anche la zona del Lago Trasimeno è ricca di queste meraviglie culturali.
Tra i principali ricordiamo il Castello di Zocco a Magione, un rudere circondato da olivi, situato su un colle da cui si gode di una splendida vista. Molto interessante è la Chiesa di San Macario che si trova al suo interno.
Continuando a costeggiare le rive del Lago Trasimeno di trova il Castello del Leone a Castiglione del Lago; la sua forma ricorda la Costellazione del Leone da cui prende il nome. Attualmente è visitabile ed è sede di manifestazioni e spettacoli.
Si prosegue la visita del Lago e grazie ai traghetti che partono dai paesi intorno al Trasimeno, si raggiunge la Rocca Dell’Isola Polvese situata nella verdeggiante Isola da cui prende il nome.
Il Castello è circondato da una cinta muraria pentagonale lungo la quale si trovano sei torri, una all’ingresso ed una per ogni vertice; queste sono collegate tra loro da un camminamento accessibile ancora oggi.
Come rinunciare quindi alla visita di questi siti storici colmi di storia a tradizioni?
Un tour dei Castelli e delle Rocche è il modo migliore per rendere speciale questo viaggio nel Medioevo attraverso le colline umbre.
martedì 11 marzo 2014
lunedì 10 marzo 2014
Umbria Mistica: la Storia di San Francesco di Assisi
Umbria mistica
Il tessuto della spiritualità umbra ha in Assisi il suo cuore, ma la trama è vasta e antichissima.
La straordinaria vicenda umana e spirituale di san Francesco, il patrono d'Italia, nato in Assisi verso il 1181, è il nodo nevralgico della storia regionale. La nostra Umbria esplode sulla scena internazionale proprio raccontando al mondo la storia del santo di Assisi.
La Storia di San Francesco d'Assisi
San Francesco d'Assisi nacque ad Assisi nel 1182 ca. e morì nel 1226. Giovanni Francesco Bernardone, figlio di un ricco mercante di stoffe, istruito in latino, in francese, e nella lingua e letteratura provenzale, condusse da giovane una vita spensierata e mondana; partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo avrebbe indotto a mutare radicalmente lo stile di vita: tornato ad Assisi nel 1205, Francesco si dedicò infatti a opere di carità tra i lebbrosi e cominciò a impegnarsi nel restauro di edifici di culto in rovina, dopo aver avuto una visione di san Damiano d'Assisi che gli ordinava di restaurare la chiesa a lui dedicata.
Il padre di Francesco, adirato per i mutamenti nella personalità del figlio e per le sue cospicue offerte, lo diseredò; Francesco si spogliò allora dei suoi ricchi abiti dinanzi al vescovo di Assisi, eletto da Francesco arbitro della loro controversia. Dedicò i tre anni seguenti alla cura dei poveri e dei lebbrosi nei boschi del monte Subasio. Nella cappella di Santa Maria degli Angeli, nel 1208, un giorno, durante la Messa, ricevette l'invito a uscire nel mondo e, secondo il testo del Vangelo di Matteo (10:5-14), a privarsi di tutto per fare del bene ovunque.
Tornato ad Assisi l'anno stesso, Francesco iniziò la sua predicazione, raggruppando intorno a sé dodici seguaci che divennero i primi confratelli del suo ordine (poi denominato primo ordine) ed elessero Francesco loro superiore, scegliendo la loro prima sede nella chiesetta della Porziuncola. Nel 1210 l'ordine venne riconosciuto da papa Innocenzo III; nel 1212 anche Chiara d'Assisi prese l'abito monastico, istituendo il secondo ordine francescano, detto delle clarisse. Intorno al 1212, dopo aver predicato in varie regioni italiane, Francesco partì per la Terra Santa, ma un naufragio lo costrinse a tornare, e altri problemi gli impedirono di diffondere la sua opera missionaria in Spagna, dove intendeva fare proseliti tra i mori.
Nel 1219 si recò in Egitto, dove predicò davanti al sultano, senza però riuscire a convertirlo, poi si recò in Terra Santa, rimanendovi fino al 1220; al suo ritorno, trovò dissenso tra i frati e si dimise dall'incarico di superiore, dedicandosi a quello che sarebbe stato il terzo ordine dei francescani, i terziari. Ritiratosi sul monte della Verna nel settembre 1224, dopo 40 giorni di digiuno e sofferenza affrontati con gioia, ricevette le stigmate, i segni della crocifissione, sul cui aspetto, tuttavia, le fonti non concordano.
Francesco venne portato ad Assisi, dove rimase per anni segnato dalla sofferenza fisica e da una cecità quasi totale, che non indebolì tuttavia quell'amore per Dio e per la creazione espresso nel Cantico di frate Sole, probabilmente composto ad Assisi nel 1225; in esso il Sole e la natura sono lodati come fratelli e sorelle, ed è contenuto l'episodio in cui il santo predica agli uccelli. Francesco, che è patrono d'Italia, venne canonizzato nel 1228 da papa Gregorio IX. Viene sovente rappresentato nell'iconografia tradizionale nell'atto di predicare agli animali o con le stigmate.
Per visitare i luoghi del Santo, pianificate il vostro soggiorno a Perugia per le prossime celebrazioni pasquali! Ecco qui la nostra migliore offerta di hotel a Perugia!
Il tessuto della spiritualità umbra ha in Assisi il suo cuore, ma la trama è vasta e antichissima.
La straordinaria vicenda umana e spirituale di san Francesco, il patrono d'Italia, nato in Assisi verso il 1181, è il nodo nevralgico della storia regionale. La nostra Umbria esplode sulla scena internazionale proprio raccontando al mondo la storia del santo di Assisi.
La Storia di San Francesco d'Assisi
San Francesco d'Assisi nacque ad Assisi nel 1182 ca. e morì nel 1226. Giovanni Francesco Bernardone, figlio di un ricco mercante di stoffe, istruito in latino, in francese, e nella lingua e letteratura provenzale, condusse da giovane una vita spensierata e mondana; partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo avrebbe indotto a mutare radicalmente lo stile di vita: tornato ad Assisi nel 1205, Francesco si dedicò infatti a opere di carità tra i lebbrosi e cominciò a impegnarsi nel restauro di edifici di culto in rovina, dopo aver avuto una visione di san Damiano d'Assisi che gli ordinava di restaurare la chiesa a lui dedicata.
Il padre di Francesco, adirato per i mutamenti nella personalità del figlio e per le sue cospicue offerte, lo diseredò; Francesco si spogliò allora dei suoi ricchi abiti dinanzi al vescovo di Assisi, eletto da Francesco arbitro della loro controversia. Dedicò i tre anni seguenti alla cura dei poveri e dei lebbrosi nei boschi del monte Subasio. Nella cappella di Santa Maria degli Angeli, nel 1208, un giorno, durante la Messa, ricevette l'invito a uscire nel mondo e, secondo il testo del Vangelo di Matteo (10:5-14), a privarsi di tutto per fare del bene ovunque.
Tornato ad Assisi l'anno stesso, Francesco iniziò la sua predicazione, raggruppando intorno a sé dodici seguaci che divennero i primi confratelli del suo ordine (poi denominato primo ordine) ed elessero Francesco loro superiore, scegliendo la loro prima sede nella chiesetta della Porziuncola. Nel 1210 l'ordine venne riconosciuto da papa Innocenzo III; nel 1212 anche Chiara d'Assisi prese l'abito monastico, istituendo il secondo ordine francescano, detto delle clarisse. Intorno al 1212, dopo aver predicato in varie regioni italiane, Francesco partì per la Terra Santa, ma un naufragio lo costrinse a tornare, e altri problemi gli impedirono di diffondere la sua opera missionaria in Spagna, dove intendeva fare proseliti tra i mori.
Nel 1219 si recò in Egitto, dove predicò davanti al sultano, senza però riuscire a convertirlo, poi si recò in Terra Santa, rimanendovi fino al 1220; al suo ritorno, trovò dissenso tra i frati e si dimise dall'incarico di superiore, dedicandosi a quello che sarebbe stato il terzo ordine dei francescani, i terziari. Ritiratosi sul monte della Verna nel settembre 1224, dopo 40 giorni di digiuno e sofferenza affrontati con gioia, ricevette le stigmate, i segni della crocifissione, sul cui aspetto, tuttavia, le fonti non concordano.
Francesco venne portato ad Assisi, dove rimase per anni segnato dalla sofferenza fisica e da una cecità quasi totale, che non indebolì tuttavia quell'amore per Dio e per la creazione espresso nel Cantico di frate Sole, probabilmente composto ad Assisi nel 1225; in esso il Sole e la natura sono lodati come fratelli e sorelle, ed è contenuto l'episodio in cui il santo predica agli uccelli. Francesco, che è patrono d'Italia, venne canonizzato nel 1228 da papa Gregorio IX. Viene sovente rappresentato nell'iconografia tradizionale nell'atto di predicare agli animali o con le stigmate.
Per visitare i luoghi del Santo, pianificate il vostro soggiorno a Perugia per le prossime celebrazioni pasquali! Ecco qui la nostra migliore offerta di hotel a Perugia!
sabato 8 marzo 2014
Il Parco del Monte Subasio
Il Parco del Monte Subasio è un'area naturale protetta della regione Umbria dal 1995, che con i suoi 1290 metri domina il paesaggio vallivo e collinare che abbraccia i comuni di Assisi, Nocera Umbra, Spello e la Valtopina.
La vegetazione è caratterizzata dagli uliveti predominanti nella fascia pedemontana, da foreste di lecci e querce, da pascoli e prati sull'altopiano.
Il patrimonio faunistico, oltre a un vasta gamma di specie dell’avifauna, offre anche caprioli, cervi, volpi, tassi, donnole, faine, cinghiali e istrici.
Il parco con i suoi splendidi paesaggi e una natura incontaminata è il luogo ideale per dedicarsi completamente allo sport e divertirsi in attività all'aria aperta: praticare il nordic walking e il trekking, passeggiare a cavallo, sperimentare il parapendio, tonificare il fisico con un po’ di biking, curiosare con il birdwatching, avventurarsi per sentieri e crinali con il quad.
Un parco d’avventura tutto naturale per momenti di pura adrenalina e di sano benessere sportivo, un parco mistico che incanta e trasferisce atmosfere cariche di spiritualità.
Il Subasio è il monte di San Francesco, qui si trovano l'Eremo delle Carceri e la grotta dove il poverello di Assisi si recava in ritiro spirituale a meditare, in comunione con la natura e le sue creature.
Importante è la strada che collega Assisi a Spello e che ricalca l'antico tracciato carrareccio. Questa strada, con particolari caratteristiche di panoramicità, è frequentata da turisti per raggiungere i prati sommitali degli Stazzi sul versante di Assisi e il santuario della Madonna della Spella su quello di Spello.
Accanto a questa viabilità principale, si diramano una serie di sentieri organizzati per essere percorsi a piedi o a cavallo, partendo soprattutto dai borghi di Costa di Trex, Armenzano, San Giovanni e Collepino, e permettendo di raggiungere anche i prati della cima del rilievo.
Gli itinerari che interessano il Parco sono l'occasione per una conoscenza approfondita della geomorfologia del monte di Assisi, della sua natura carsica e un modo per venire a stretto contatto con quella spiritualità francescana di cui le città e il monte sono pervasi.
Per il vostro soggiorno a Perugia, è ideale l'Hotel Giò Wine e Jazz Area, vicino ai maggiori svincoli stradali e facilmente raggiungibile dalle maggiori città del centro Italia come Firenze e Roma.
La vegetazione è caratterizzata dagli uliveti predominanti nella fascia pedemontana, da foreste di lecci e querce, da pascoli e prati sull'altopiano.
Il patrimonio faunistico, oltre a un vasta gamma di specie dell’avifauna, offre anche caprioli, cervi, volpi, tassi, donnole, faine, cinghiali e istrici.
Il parco con i suoi splendidi paesaggi e una natura incontaminata è il luogo ideale per dedicarsi completamente allo sport e divertirsi in attività all'aria aperta: praticare il nordic walking e il trekking, passeggiare a cavallo, sperimentare il parapendio, tonificare il fisico con un po’ di biking, curiosare con il birdwatching, avventurarsi per sentieri e crinali con il quad.
Un parco d’avventura tutto naturale per momenti di pura adrenalina e di sano benessere sportivo, un parco mistico che incanta e trasferisce atmosfere cariche di spiritualità.
Il Subasio è il monte di San Francesco, qui si trovano l'Eremo delle Carceri e la grotta dove il poverello di Assisi si recava in ritiro spirituale a meditare, in comunione con la natura e le sue creature.
Importante è la strada che collega Assisi a Spello e che ricalca l'antico tracciato carrareccio. Questa strada, con particolari caratteristiche di panoramicità, è frequentata da turisti per raggiungere i prati sommitali degli Stazzi sul versante di Assisi e il santuario della Madonna della Spella su quello di Spello.
Accanto a questa viabilità principale, si diramano una serie di sentieri organizzati per essere percorsi a piedi o a cavallo, partendo soprattutto dai borghi di Costa di Trex, Armenzano, San Giovanni e Collepino, e permettendo di raggiungere anche i prati della cima del rilievo.
Gli itinerari che interessano il Parco sono l'occasione per una conoscenza approfondita della geomorfologia del monte di Assisi, della sua natura carsica e un modo per venire a stretto contatto con quella spiritualità francescana di cui le città e il monte sono pervasi.
Per il vostro soggiorno a Perugia, è ideale l'Hotel Giò Wine e Jazz Area, vicino ai maggiori svincoli stradali e facilmente raggiungibile dalle maggiori città del centro Italia come Firenze e Roma.
mercoledì 5 marzo 2014
Borgo XX Giugno a Perugia
Dopo pochi metri la via ospita un piazzetta dalla quale potete vedere la Chiesa di San Domenico, la più grande di Perugia in dimensioni, con un campanile che domina il paesaggio (in origine il campanile era alto ben 126 metri ma nel 1546 venne portato all'attuale altezza di 60), il complesso architettonico ospita inoltre il Museo archeologico Nazionale dell’Umbria.
Proseguiamo con la nostra passeggiata e arriviamo al fulcro del Borgobello, incontriamo la Basilica di San Pietro e il monastero benedettino, sede della Facoltà di Agraria e dell’orto botanico medievale. Qualche minuto di riposo ai Giardini del Frontone, proprio accanto alla Basilica, e attendiamo quindi che la serata abbia inizio! I Giardinetti offrono diverse iniziative soprattutto nel periodo estivo, mostre mercato, cinema all’aperto, notte bianca, musica dal vivo ed altri eventi che vi invitiamo a scoprire! Il vostro soggiorno a Perugia diventerà speciale!
Una Piccola Curiosità:
Il nome Borgo XX Giugno è stato adottato dopo gli eventi del 20 giugno 1859, quando truppe svizzere inviate dal Papa con lo scopo di rafforzare il dominio della Chiesa saccheggiarono e uccisero in tutta la città. Per ricordare la resistenza dei cittadini fu dato questo nome al borgo, e di fronte ai giardini del Frontone fu eretto un Grifo, simbolo della città, in memoria.
Il Grifo è il simbolo di Perugia, una figura mitologica dal corpo di leone e la testa d’aquila, segno di forza e protezione, citato anche in una poesia di D’Annunzio:
Per Maschia Peroscia, il tuo Grifon che rampa
in cor m’entrò col rostro e con l’artiglio,
onde tutto il mio sangue acro e vermiglio
delle immortali tue vendette avvampa.
Certo segnato fui della tua stampa
un dì, tra ferro e fuoco io fui tuo figlio:
ancor vivo, quel fecemi il Bonfiglio,
là sul muro ove Totila s’accampa.
Le catene spezzai nelle tue strade,precipitai gli uccisi per isfregio
dalle tue torri, usai spiedo e roncone.
Brillar vidi tra il rugghio delle spade
il mio sogno di re nell’occhio regio
di Braccio Fortebraccio da Montone
Per un soggiorno a Perugia, scegli l'Hotel Giò Wine e Jazz Area, a Perugia, in centro città, a pochi passi dal centro storico! http://bit.ly/1fXhINc
giovedì 23 gennaio 2014
Il Trekking Urbano a Perugia
Se avete in mente di passare qui da noi, vi proporremo tutte le escursioni che potete fare,
oggi vogliamo parlare di una città insolita e curiosa! Ovviamente Perugia!
Ecco il programma: una cartina sottomano e buone gambe! Una distanza di circa 3 km che può essere percorsa in 2 ore e 30 minuti circa.
Si parte dal Palazzo dei Priori in Corso Vannucci : è il Palazzo Comunale, sede del Municipio e della Galleria Nazionale dell’Umbria, palazzo in stile gotico che affaccia su Piazza IV Novembre, si continua per Piazza Danti, che nel medioevo era luogo di mercato del grano. Si prosegue per Piazza Piccinino,
qui troverete il Pozzo Etrusco del IV-III sec. A.C., continuate in Via Bontempi, una strada in discesa che vi porta in Via Pinturicchio, un poco di salita, si passa l’ Arco dei Tei, si lascia sulla sinistra la Chiesa di Santa Maria Nuova e si arriva in Piazza Grimana o anche chiamata Piazza Braccio Fortebraccio, sede dell’Arco Etrusco e dell’ Università per Stranieri. Si prosegue ancora per Corso Garibaldi, Via Benedetta e via della stella, quest’ultime sono piccole vie che riconducono a Piazza IV Novembre, luogo di partenza e di ritorno.
Perché “insolite e curiose”? Perché sono i tipici vicoli caratteristici che nella storia erano patria di mercati nel medioevo, la casa degli artigiani di strada dislocati lungo le mura della città. Perché quindi non venire a scoprire queste bellezze? Vi aspettiamo!
Ecco le nostre offerte presso l'Hotel Giò Wine e Jazz Area Perugia! http://bit.ly/1iABm2a
oggi vogliamo parlare di una città insolita e curiosa! Ovviamente Perugia!
Ecco il programma: una cartina sottomano e buone gambe! Una distanza di circa 3 km che può essere percorsa in 2 ore e 30 minuti circa.
Si parte dal Palazzo dei Priori in Corso Vannucci : è il Palazzo Comunale, sede del Municipio e della Galleria Nazionale dell’Umbria, palazzo in stile gotico che affaccia su Piazza IV Novembre, si continua per Piazza Danti, che nel medioevo era luogo di mercato del grano. Si prosegue per Piazza Piccinino,
qui troverete il Pozzo Etrusco del IV-III sec. A.C., continuate in Via Bontempi, una strada in discesa che vi porta in Via Pinturicchio, un poco di salita, si passa l’ Arco dei Tei, si lascia sulla sinistra la Chiesa di Santa Maria Nuova e si arriva in Piazza Grimana o anche chiamata Piazza Braccio Fortebraccio, sede dell’Arco Etrusco e dell’ Università per Stranieri. Si prosegue ancora per Corso Garibaldi, Via Benedetta e via della stella, quest’ultime sono piccole vie che riconducono a Piazza IV Novembre, luogo di partenza e di ritorno.
Perché “insolite e curiose”? Perché sono i tipici vicoli caratteristici che nella storia erano patria di mercati nel medioevo, la casa degli artigiani di strada dislocati lungo le mura della città. Perché quindi non venire a scoprire queste bellezze? Vi aspettiamo!
Ecco le nostre offerte presso l'Hotel Giò Wine e Jazz Area Perugia! http://bit.ly/1iABm2a
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